sabato 23 febbraio 2008

«L'Inter a Liverpool? Come il 5 maggio»

Moggi all'attacco: «Mancini crede di essere super, affronta le partite come una sfida a scopa con gli amici»



Luciano Moggi (Emblema)
NAPOLI - Vorrebbe tornare "quanto prima" a far parte del mondo del calcio, ma per il momento si limita a parlarne da spettatore esterno. Nelle vesti di opinionista radiofonico per "Radio Kiss Kiss", Luciano Moggi - l'ex dg della Juventus coinvolto nello scandalo "Calciopoli" - ha commentato la giornata di Champions League appena conclusa, senza risparmiare critiche nei confronti di Roberto Mancini e del presidente interista Massimo Moratti. «Per me l'approccio dei nerazzurri (alla sfida con il Liverpool, ndr.) non è stato buono - ha spiegato l'ex dirigente della Juventus - perché Mancini crede di essere super, va avanti nel calcio credendo di vincere le partite così come si vince una partita a scopa con gli amici. Ma non funziona così».

NESSUN COMPLOTTO - E se Mancini appare presuntuoso, agli occhi di Moggi, il patron nerazzurro non è da meno: «Non c'erano complotti come dice Moratti», ha aggiunto Moggi. «Se erano complotti prima, lo sono anche questi di Moratti. Ritengo che, così come non c'erano complotti allora, non ci siano neanche adesso. Faceva comodo a Moratti perché aveva un banda un po' sbandata nel famoso 5 maggio del 2002: quella volta ha perso lo scudetto, pensando di avere già vinto, e a Liverpool si è presentata la stessa Inter di quel 5 maggio».

SULLA JUVE - Dalle critiche ai nerazzurri, Moggi è passato agli elogi per l'ottimo campionato fin qui disputato dalla Juventus: «È già tanto che si trovi in quelle posizioni», ha dichiarato l’ex direttore generale bianconero che ha lasciato il calcio dopo lo scandalo "Calciopoli". «Bisogna ringraziare l'allenatore e i giocatori della vecchia guardia. D’altra parte è la formazione che ho lasciato io, salvo i grandi campioni che hanno venduto come Cannavaro, Thuram, Zambrotta e Ibrahimovic». Per quanto riguarda le altre due protagoniste del campionato italiano (Roma e Milan), Moggi ha spiegato di non credere molto nelle loro possibilità di passare ai quarti di finale di Champions League. «La Roma ha vinto con il Real Madrid, anche se con un risultato pericolosissimo. Agli spagnoli sarà sufficiente fare un goal per andare avanti e ritengo che ora i giallorossi siano sfavoriti dal pronostico, dovendo andare a giocare al Bernabeu«. Discorso analogo per la formazione di Carlo Ancelotti: «Vedo una partita di ritorno molto difficile per il Milan, perché i rossoneri in concreto non hanno un attacco che fa scintille. Hanno grandi problemi davanti, acuiti dal fatto che non si mette in campo Gilardino in una coppa internazionale e si schiera Pato allo sbaraglio: così si rischia di demotivare il brasiliano e di non averlo neanche quando sta bene».

1 Commenti:

Alle 11 novembre 2008 alle ore 18:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

Keep up the good work.

 

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